01/10/2021 – Presentazione del DVD della 5a edizione del progetto “Arte e Natura”

IERI SERA PRESENTAZIONE DEL MIO DVD DELLA 5a EDIZIONE DEL PROGETTO “ARTE E NATURA” dedicata allo scultore Maestro Luigi Citton insieme al quale ho lavorato un anno circa per realizzare le foto delle sue opere che sono state poi inserite nel mio DVD presentato ieri sera Nel centro polivalente La Roggia di San Zenone. Di seguito, la copia del mio discorso di presentazione.
Buona giornata a tutti.
Diacono Bruno Martino
PRESIDENTE ONORARIO ASSOCIAZIONE SENTIERI NATURA “PARCO DEGLI EZZELINI”.
Mio discorso di apertura di ieri sera:
30 SETTEMBRE 2021 – ASSOCIAZIONE SENTIERI NATURA “PARCO DEGLI EZZELINI” – PRESENTAZIONE DELLA 5° EDIZIONE DEL PROGETTO “ARTE E NATURA” – SCULTORE LUIGI CITTON – DIACONO BRUNO MARTINO
Un cordiale benvenuto a tutti. La quinta edizione del nostro progetto ARTE E NATURA è dedicata allo scultore Luigi Citton, un nostro prezioso concittadino di Liedolo che nelle sue pregevoli opere, nelle sue sculture su marmo bianco di Carrara, coltiva l’arte che la vita ha voluto infondere nella sua anima e nel suo cuore, e nella quale si esprime principalmente come strumento di devozione nel suo cammino artistico ma anche di fede, di conversione e di salvezza. Il Maestro Luigi Citton ha sentito questa pulsione fin dalla più tenera età ed è simpatico e significativo raccontare che proprio a San Zenone, ed esattamente a Villa Rubelli, sia stato colpito da testimonianze meravigliose che lo hanno spinto a cimentarsi col marmo e realizzare le sue prime opere. Infatti racconta che quando frequentava la scuola materna, ospitata a Villa Rubelli, nel lato Sud, e, al lato opposto, c’era un vecchio laboratorio e proprio “passando lì davanti” – così scrive Luigi nella sua biografia – “il suo sguardo fu rapito e ammaliato da un uomo che indossava un camice bianco . Si trattava di un famoso scultore, Piergiorgio Rebesco, di San Zenone degli Ezzelini. Una figura di artista che resterà da quel giorno in poi indelebilmente impressa nella sua mente.” In tanti altri momenti Luigi tornerà a sbirciare lo scultore Rebesco nel suo laboratorio, mentre lavorava, a Villa Rubelli, osservando con ammirazione e profonda emozione l’artista creare le sue opere. Questo, per utilizzare una espressione di Citton, contribuì moltissimo a convincerlo, ma solo diversi decenni più avanti, a sperimentare se stesso, a cominciare a “sporcarsi le mani” lavorando il marmo. Giovanissimo fondò insieme ad un altro imprenditore, la impresa Mazzaro & Citton e ,fino a quaranta anni, con determinazione e grande buona volontà si dedica esclusivamente al lavoro. Ma le sue pulsioni artistiche continuano a farsi vive nel suo animo e comincia a 40 anni a dipingere su tela. Ma quella profonda, intima esigenza, lo porterà pian piano a dedicarsi alla sua vera vocazione artistica, quella della scultura, alla quale comincia a dedicarsi da quel momento con grande impegno e continuità. La sua prima realizzazione fu una Madonna di circa 30 centimetri, quindi prese subito la strada dell’opera religiosa, e prosegui con il busto del Papa Giovanni Paolo II e la Madonna Addolorata del Perdono, a grandezza naturale, poi, un bassorilievo con due Angeli. E ancora: la Tomba del Padre e della Madre , fino ad arrivare al grande monumento all’Alpino che possiamo ammirare in piazza a Paderno, intitolato “PACE VEGLIANDO”, titolo che ho l’onore di aver coniato io. Ricordo poi il “Secchiello dell’acquasantiera”, La Scala, L’abbraccio, Il Cacciatore ed ancora un’opera bellissima in bassorilievo che raffigura la cattura di Alberico da Romano sul Colle Castellaro, la carcerazione del Beato Forzatè. E ancora: un’altra intitolata “La forza del dolore”, e diverse altre che possiamo ammirare nel frontespizio della Chiesa di Semonzo, in Chiesa a Liedolo, una di grande bellezza, perfezione e suggestione mistica di Gesù crocifisso posta poco tempo fa all’interno, subito dopo l’entrata a sinistra, del Santuario della Madonna del Monte sul Castellaro e diverse altre.
Nel fotografare queste opere ed inserirle nell’ambiente ho trovato diverse difficoltà. Innanzi tutto per IL LORO PESO . Non potevano essere trasportate, quasi tutte, nei nostri sentieri natura tra colli ruscelli prati e boschi come invece sono riuscito a fare ad esempio con una semplice carriola da muratore con le opere di Enzo Alberton nella prima edizione, con i quadri di Giulio Bortignon nella terza edizione e con i lavori più piccoli di Piergiorgio Rebesco nella quarta edizione. Altra difficoltà: … il BIANCO UNIFOME E LUMINOSO DEL MARMO di Carrara dei bassorilievi bellissimi di Luigi Citton ma che non donavano ombre all’immagine fotografica. Io non dispongo di un idoneo impianto di luci e riflettori e non ho la conoscenza fotografica per farlo. Ho fotografato quindi al meglio possibile principalmente nel suo laboratorio utilizzando solo la luce naturale cercando di sfruttare al meglio e con diverse prove la luce del piccolo lucernario sul tetto e della porta di ingresso. Qualche foto,come vedrete specie all’inizio del video, l’ho scattata tra i Liriodendri con i colori autunnali nel mio guardino di casa e all’aperto per le statue della Chiesa di Semonzo. Ed ancora in piazza a Paderno pe il monumento all’Alpino e all’interno della Torre di San Zenone, nella casa di Luigi e della Chiesa di Liedolo dove erano presenti altre sue opere.
Il CD che proietteremo tra pochi minuti è stato ben preparato dallo Studio IMAGINARTE di San Zenone, dall’amico Michele Barichello e lo ringrazio per la collaborazione che sempre negli anni ci ha offerto per questo nostro progetto e per altre prestazioni professionali. Come nelle altre edizioni del nostro progetto “ARTE E NATURA”, la proiezione durerà circa 35 minuti.
Una riflessione speciale occorre farla, per l’importanza artistica e non solo, specificatamente alla sua “Via Crucis”, esposta in Chiesa a San Zenone anche durante le feste quinquennali appena terminate del Divin Crocifisso. Da anni ho la gioia di accompagnare lo scultore Luigi Citton nella presentazione delle sue opere ed anche delle sue pubblicazioni. Quando ho visto per la prima volta nel suo laboratorio gli splendidi bassorilievi realizzati con Marmo di Carrara sono rimasto colpito dalla loro bellezza e dalla loro solennità: un lavoro immane ed ho cercato di capire la genesi della sua rivisitazione della Via Crucis. Mi ha confidato quanto questo lavoro l’abbia coinvolto totalmente e come abbia iniziato a realizzare le sculture con molto entusiasmo dedicando a Dio la fatica e l’impegno nella sua creatività artistica alimentata da una fede operosa, da pulsioni spirituali che hanno provocato e sostenuto il suo grande fervore nell’ultimare questo grande progetto.
Come ho già detto in Chiesa a San Zenone, ha plasmato, confidando nel Signore, questa imponente opera, ricavata dall’estrazione di ben 17 quintali di marmo grezzo di Carrara. Ora pesano complessivamente poco più di 6,5 quintali. Vuol dire che Luigi ha scalpellinato, trapanato, carteggiato e raffinato circa dieci quintali e mezzo di marmo impiegando ben 60 mesi, cioè 5 anni, compreso un anno di crete e gessi. Risultato: una serie molto ben riuscita di 14 sculture, bassorilievi che ripercorrono il cammino di Cristo sul Calvario: la via della Croce.
«Per me lavorare questa materia significa andare oltre la materia stessa – mi spiegava con sue parole Luigi – poiché non vedo tanto l’oggetto in sé, piuttosto mi lascio trasportare dalle sensazioni e da ciò che percepisco modellando il marmo. La mia fonte di ispirazione è certamente la spiritualità, sono cristiano e dunque mi riconosco nell’amore di Dio incarnato in Gesù. Allo stesso tempo, quando ho concepito le sculture, desideravo manifestare qualcosa da poter dedicare alla mia gente, che potesse portarla alla commozione, alla compassione, ad annunciare il Vangelo del Signore, a testimoniare l’Amore di Dio nella loro vita da parte di coloro che le avrebbero, come voi oggi, osservate e meditate.”
Abbiamo sottolineato, nei tanti dialoghi tra noi, la continua unione tra il cielo e la terra, tra il divino, il Cristo e l’umanità. Abbiamo detto che questo legame è possibile per il tramite della spiritualità e le opere da essa ispirate. Le sculture mostrano il profondo amore di Gesù verso l’essere umano, testimoniato dal suo sacrificio. Egli porta sulle sue spalle una grande, pesante croce, simbolo delle sofferenze umane, e queste sofferenze le fa proprie. Ma in questo calvario possiamo intravvedere un ritorno alla sorgente. Gesù ritorna al Padre e attraverso la croce e l’essere umano può ridiventare essere spirituale, ritornando al divino».
Ogni bassorilievo, quindi ogni tappa della Via Crucis concepita e realizzata da Luigi, parla al cuore con un linguaggio diretto e genuino nel quale sono racchiuse sofferenza e speranza, lacrime e sorrisi, dolore e gioia. Le opere hanno un forte impatto visivo, sia per la luminosità del marmo – volutamente bianco proprio per evocare la luce divina – sia per le loro bellezza, per la loro raffinatezza, opere che colpiscono direttamente le dimensioni più sottili del nostro cuore e della nostra spiritualità…
Il pensiero guida che emerge dalle descrizioni che, con altre parole usate dallo scultore Luigi Citton, è questo: «Per me fare arte significa mostrare ciò che non si vede, ciò che gli occhi non possono o non vogliono osservare, ciò che non sembra esserci nella materia. Potrei dire che la mia prospettiva artistica ed esistenziale sia basata su questo adagio: “Credo nel mondo reale ma quando scolpisco vivo nella dimensione spirituale”. Quest’ultima, per me, è molto più forte della dimensione materiale».
Questa angolazione consente allo scultore di guardare al mondo in maniera diversa, abbracciando una visione sintetizzabile in una parola: transustanziazione. La materia, sia essa marmo o altro, viene trasfigurata in entità fisica spirituale. Ecco perché le sue sculture riescono a rivelare l’essenza dell’anima: ciò è possibile attraverso un processo di spiritualizzazione infuso dall’artista. Questa prospettiva nutre anche la concezione esistenziale di Luigi.
Concludendo. Come ho avuto l’onore di scrivere sul libro “PACE VEGLIANDO”, di Luigi Citton, stampato in occasione della presentazione del Monumento all’Alpino di Paderno del Grappa, altra sua opera, del 2015: “l’Arte del Maestro Luigi Citton, è permeata dalla dolcezza e dalla ricchezza naturalistica, dall’identità stessa del paesaggio culturale della Pedemontana del Monte Grappa.”
In questo nostro meraviglioso territorio. Luigi Citton, senza ambire a ricerche di metodi operativi e formali delle sue sculture, inebriato da una speciale vibrazione spirituale, da una esigenza molto profonda che lo ha ispirato, sostenuto e guidato dal Vangelo di Gesù Cristo, ha realizzato le sue opere, le sue sculture, sorte dalla sua passione, dalle sue mani, dal suo cuore e dalla sua anima. Da esse si evince che laddove si genera un apocalittica sofferenza, come anche sul Calvario è avvenuto con la Crocifissione e Morte di Gesù, contestualmente si sublima tutto l’amore dell’universo spirituale. E’ l’Amore di Dio che ci sostiene in tutto ciò che ci impegniamo a fare, come è stato per Luigi in questa sua fatica artistica, per testimoniare il Suo fedele Amore salvifico tra noi.
Un grazie sincero ancora allo scultore Luigi Citton per ciò che ha saputo donarci con la sua arte, a ciò che con le sue opere ci ha offerto, realizzazioni artistiche pregevoli che rimarranno tra noi e per noi, per sempre, a testimonianza della sua laboriosità, della sua creatività artistica, della sua determinazione.
Grazie alla Associazione Sentieri Natura “Parco degli Ezzelini” e del suo presidente Prof. Mario Seminati, grazie al Comune di San Zenone degli Ezzelini, al Centro Polivalente “La Roggia” ed a tutti coloro che hanno contribuito al buon esito di questa 5° Edizione del nostro progetto “ARTE E NATURA” . Passiamo ora alla visione delle immagini del DVD che abbiamo preparato nello studio Immaginarte di San Zenone e, subito dopo, il saluto a tutti noi, a conclusione della serata, del Maestro, dello scultore, Luigi Citton.
Grazie per l’attenzione e per essere presenti qui con noi stasera.
Diacono Bruno Martino

09/06/2021 – Presentazione del Cammino naturalistico-devozionale TRA FEDE E NATURA – Fonte (TV)

Ieri sera la splendida serata di presentazione a FONTE (TV) del Camino naturalistico-devozionale “TRA FEDE E NATURA”. Mi è stato chiesto da diverse persone di pubblicare il mio intervento. Eccolo. Ringrazio tutti per la sala piena con 52 persone per norme Covid, ripeteremo la serata in Settembre per chi non è riuscito ad entrare./ INTERVENTO DEL DIACONO BRUNO MARTINO Un cordiale benvenuto a tutti anche da parte mia, sono il Diacono Bruno Martino responsabile del progetto Generale della Unità Pastorale Sinistra Brenta di Bassano del Grappa “Insieme per la salvaguardia del Creato: una proposta aperta a tutti”.
E’ in questo grande ed articolato progetto, a nome delle Parrocchie di Santa Maria in Colle, Centro storico di Bassano), San Vito, San Marco e San Leopoldo, che ho accolto ed adottato la splendida idea di Sergio Ballestrin e Anastasia Sebellin, del Cammino Naturalistico-Devozionale “TRA FEDE E NATURA” che nasce e torna al Duomo di Santa Maria in Colle a Bassano dopo i 100 Km. del suo percorso ad anello che abbiamo inaugurato a Bassano in sala Martinovich del Centro Giovanile parrocchiale i primi di Dicembre del 2019.
E’ a me apparso subito chiaro che questa idea di cammino naturalistico/devozionale, come ha detto anche il Vescovo di Treviso Mons. Michele Tomasi qualche settimana fa che ho incontrato a Treviso ed al quale ho consegnato le relative mappe, una idea ripeto che è destinata ad incontrare un forte gradimento non solo da parte della Pedemontana e del Veneto, ma ben oltre, ed un sicuro successo, perché i cammini devozionali di lunghezza anche di qualche centinaio di Km da percorrere a piedi sono sempre più richiesti anche e particolarmente dai giovani, anche perché permettono di fraternizzare fra genti e culture più di ogni altro genere di esperienza similare. Ed anche i progetti già realizzati di sentieri, Oasi, biòtopi protetti etc, per durare nel tempo dovranno, secondo me, generare un percorso unico e articolato, che li unisca e li esalti con un Coordinamento comprensoriale di rete.
Tanti di voi mi conoscono e sanno del mio impegno mai interrotto, da 50 anni a questa parte, a favore dell’ambiente e proprio in questa mia vocazione a sviluppare progetti ripeto per la conoscenza, salvaguardia e promozione del territorio, in questa amena parte di Creato, fin dal 1970/1971 con le maggiori associazioni a Bassano parlavamo della necessità di unire in un unico percorso pedonale il Brenta ed il Piave e non ci siamo mai riusciti, finché non ho incontrato questi nostri due speciali e preparatissimi conoscitori ed innamorati della pedemontana e molto oltre, Sergio Ballestrin e Anastasia Sebellin, che onorano il nostro comprensorio ed ognuno di noi, e ci offrono su un piatto d’argento, questa idea, e insieme a sindaci, associazioni, persone altre speciali e bellissime di cuore, stiamo cercando di realizzare tutto ciò che serve per aiutare non solo a consolidarla giorno dopo giorno, ma a istituzionalizzarla nel territorio, a farla conoscere agli amministratori, alle scuole, alle associazioni, agli enti, alle cooperative, alle persone della strada, alla Diocesi, con tutti i mezzi possibili, e perché sono e siamo convinti che questa è l’idea giusta al momento giusto, fuori dai campanilismi e da buone volontà a… “tempo determinato”, perché il progetto di Sergio e Anastasia lo merita e perché fa da cornice, coniuga e promuove tutto ciò che abbiamo realizzato negli ultimi cinquanta anni nella pedemontana e la maggior parte di voi sa bene quale è la mia esperienza e per questo vi prego di ben comprendere questa mia affermazione.
Una ultima considerazione di valore per me incommensurabile è che questo sentiero non crea solo un ponte materico, sentieristico tra Brenta e Piave andata e ritorno ma UNISCE ENERGIE, IDEALI, PROGETTI, valori, cultura, tradizione, PIENAMENTE E OVUNQUE E, SECONDO CIO’ CHE VEDO E SENTO, E PROPRIO PERCHE’SI DIPANA TRA FEDE E NATURA, STA CREANDO PIU’ DI TANTI ALTRi PROGETTI UNA VICINANZA SPONTANEA TRA LA POPOLAZIONE, ENTI, COMUNI, 2PROVINCE, 3DIOCESI, ASSOCIAZIONI ETC, ed abbiamo appena cominciato purtroppo con molte interruzioni forzate a causa del coronavirus.
Ho molta fiducia nel futuro e confido che questo Cammino naturalistico devozionale TRA FEDE E NATURA superi tutti gli ostacoli fisiologici di appartenenza, che elimini gli egoismi e personalismi e che venga aiutato da tutti a crescere ed affermarsi. Personalmente farò del tutto perché ciò avvenga. L’ideale, per me, con l’opera catalizzatrice di questo importante Cammino di Sergio e Anastasia, sarebbe quello di porre in un contesto di rete tutto ciò che esiste come sentieristica, Oasi, Biòtopi umidi etc, come fanno le reti museali e presentarsi insieme, ognuno conservando la propria identità ed il proprio statuto, e con i propri progetti ed attività, sullo stesso sito Internet e animarlo con la buona volontà del cuore di noi tutti, dagli amministratori alla gente della strada che cura questi luoghi attrezzati, di servire con questi criteri, logiche e modalità, l’deale del bene comune e la salvaguardia e promozione del nostro territorio.
Ringrazio il Comune di Fonte e il Suo Sindaco, che ci ospita, l’Assessore all’Ambiente Pamela Comin, l’Assessore Mario Libralato al quale va tutta la mia considerazione e riconoscenza. Di cuore ringrazio i Sindaci di San Zenone e Mussolente Fabio Marin e Cristiano Montagner che ci sono stati accanto fin dalla inaugurazione a Bassano del 2019. Ringrazio la Associazione Sentieri Natura di San Zenone e il suo presidente Prof. Mario Seminati che ha dato il massimo dell’apporto economico e di cuore, l’Associazione sentieri natura di Mussolente ed il suo Presidente Alessandro Eger che si è prodigato fin dall’inizio con il massimo possibile come vicinanza e come contributo, I Sentieri degli Ezzelini con il Coordinatore della Commissione Intercomunale Sergio Guidolin con il quale collaboro da molti anni, ringrazio infine I Coordinatori del Progetto Generale “Insieme per la Salvaguardia del Creato di Bassano e le Parrocchie dell’U.P. Sinistra Brenta di Bassano del Grappa: Santa Maria in Colle, San Vito, San Marco e San Leopoldo rappresentati da me. Saluti cari e complimenti anche da parte di don Enrico e dell’Abate don Adrea Guglielmi della U.P. Sinistra Brenta di Bassano.. Buon svolgimento di Serata.

INTERVENTI INIZIALI:
1) Saluto del Sindaco di Fonte Luigino Ceccato
2) Saluto di Pamela Comin Assessore all’Ambiente Comune di Fonte
3) Saluto di Mario Libralato Assessore di Fonte che presenta il Diacono Bruno Martino e gli Passa la parola.
POI:
4) Intervento del Diacono Bruno Martino
Chiamati da me:
5) SINDACO DI SAN ZENONE: Fabio Marin
6) SINDACO DI MUSSOLENTE: Cristiano Montagner
7) PROF. MARIO SEMINATI – Sentieri Natura San Zenone
8) ALESSANDRO EGER – Sentieri Natura Mussolente
9) SERGIO GUIDOLIN – Coordinatore intercomunale Sui Sentieri degli Ezzelini.
10) Avviso distribuzione mappe aggiornate del sentiero a fine serata ai presenti E…CASSETTA DELLE OFFERTE SPONTANEE per aiutarci a coprire le spese delle nuove Mappe.
10) Il MOMENTO PIU’ ATTESO DELLA SERATA. Accogliamo con un grande applauso Sergio Ballestrin e Anastasia Sebellin ideatori del Cammino Naturalistico Devozionale Tra Fede e Natura.
FINALE:
11) . Saluto finale, dopo l’Intervento di Sergio e Anastasia e proiezione del Sindaco di Fonte Luigino Ceccato
12) Distribuzione mappe e offerte nella cassetta.

15/12/2019 da LA VITA DEL POPOLO anno CXXVIII numero 48 a pag. 30

15 Dicembre 2019 “LA VITA DEL POPOLO” settimanale d’informazione e di approfondimento della Diocesi di Treviso, Anno CXXVIII numero 48 a pagina 30 , cronaca dell’Asolano, dedica un servizio dedicato al Sentiero “TRA FEDE E NATURA” presentato al pubblico lo scorso 5 dicembre a Bassano del Grappa, alla sala cinematografica Martinovich del Centro Giovanile della Parrocchia di Santa Maria in Colle.