Buona sera. Un cordiale benvenuto a tutti, sono il Diacono Bruno Martino, è un piacere stasera poter presentare anche qui a Pove il Cammino Naturalistico-Devozionale “TRA FEDE E NATURA” inaugurato e presentato per la prima volta nel Dicembre 2019 nella Sala Martinovich del Centro Giovanile di Bassano del Grappa. . Da allora lo abbiamo presentato in diversi altri Comuni tra il Brenta e Piave. In quel periodo prima del COVID le sale erano affollate di persone interessate ed attente.
Nel dopo pandemia in tante sale, le persone presenti sono molte meno, ma non dobbiamo né demotivarci e né disimpegnarci, ma andare avanti in tutto ciò che è bello, utile, necessario, in tutti i progetti e le attività che uniscono il territorio, che lo fanno conoscere, lo proteggono, lo promuovono.
Grazie di cuore al Sindaco Francesco Dalmonte per averci accolto qui stasera e dopo aver assistito alla proiezione saranno particolarmente graditi un suo saluto ed un suo commento su ciò che avremo detto e mostrato. Anche i rappresentanti degli altri Comuni, se presenti ,ed i Presidenti dei Sentieri Natura che collaborano per la realizzazione di questo Cammino saranno chiamati a dare un saluto subito dopo la proiezione.
Siamo qui a presentare il CAMMINO “TRA FEDE E NATURA” , ideato ed elaborato da Sergio Ballestrin e Anastasia Sebellin di Fonte, che saluto cordialmente, Cammino che è stato adottato dal Progetto della UNITA’ PASTORALE SINISTRA BRENTA DI BASSANO DEL GRAPPA, denominato: “Insieme per la Salvaguardia del Creato: Una proposta aperta a tutti”. Sono il responsabile di questo progetto generale, ed è stata una grande gioia, ripeto, inaugurare il Cammino Naturalistico/Devozionale TRA FEDE E NATURA a BASSANO, nel dicembre 2019, in sala Martinovich, in presenza dell’Abate don Andrea Guglielmi, del Sindaco di Mussolente Montagner, del Sindaco di S. Zenone Marin, della Associazione Sentieri Natura “Parco degli Ezzelini” di San Zenone, dell’Associazione Sentieri Natura di Mussolente, e tante altre persone ed Associazioni..
Ma cosa è un cammino naturalistico-devozionale? Che futuro può avere nel panorama dei Cammini già esistenti nazionali ed europei? Diceva Goethe, famoso scrittore, poeta e drammaturgo tedesco: “La coscienza dell’Europa è nata in pellegrinaggio”. Nel senso che è necessario mettersi in cammino per conoscere, salvaguardare, promuovere le culture, le genti, l’ambiente naturale, fraternizzare e creare una nuova società solidale, giusta e rispettosa. Le nazioni europee sono attraversate da molti cammini devozionali che portano questo messaggio di fraternità e di pace da una regione all’altra, da una nazione all’altra. Il cammino naturalistico devozionale è un cammino lento, che riconosce, apprezza e medita su ciò che incontra.
Credo necessario ed importante chiarire intanto cosa si intende per Cammino spirituale e per Cammino devozionale. Per Cammino spirituale s’intende un percorso di crescita e ricerca interiore mirato ad ottenere un perfetto equilibrio tra corpo, mente e spirito. È un atto d’amore verso sé stessi che di conseguenza si estende anche agli altri poiché se ti senti bene stai bene anche con le persone che hai accanto. Quale la differenza tra Cammino spirituale e devozionale?
Quasi sempre si associa l’aggettivo “spirituale” a quello religioso/devozionale. In realtà sono due concetti molto diversi. Quando si parla di spiritualità non ci si riferisce sempre ad un’entità religiosa da venerare ma molto spesso anche ad un modo di essere che appartiene ad un percorso di crescita personale e che non esclude persone che cercano ripeto i propri sentimenti più profondi, che ricercano la propria emozione, il proprio profumo, il proprio legame con sé stessi, la propria relazione con l’esistenza e percorrono questi sentieri per personale meditazione e ciò riguarda lecitamente anche le persone non credenti.
Diverso è il discorso per un cammino religioso/devozionale con spiritualità riferita prioritariamente al suo senso religioso e confessionale in cui si fa un pellegrinaggio per devozione o atto penitenziale nei confronti di un santo o di piu’ santi celebrati nelle chiese che si incontrano lungo il cammino cui si è devoti. In questo caso il motivo principale del viaggio sarà indirizzato verso un’entità che si venera e che si vuole ringraziare per qualche grazia ricevuta o che si vuole pregare per risolvere una situazione difficile.
Il cammino che presentiamo oggi, di 100 Km. dal Duomo di “Santa Maria in colle” nel centro storico di Bassano al Piave e ritorno a Bassano, non attraversa né Regioni né Nazioni. Ma è inconfutabilmente l’unico a rappresentare pienamente il comprensorio tra il Brenta e Piave, un “sentiero ad anello” che esalta e promuove ogni altra espressione del paesaggio culturale di questa nostra area pregna di storia, di tradizioni, di paesaggi irripetibili, nella contestualità di montagne, pianure, fiumi, ruscelli, valli e colline bellissime, biòtopi ed aree naturali con flora e fauna pregevolissime da conoscere e preservare. Strade, carrarecce, viottoli, sentieri, contesti urbani e rurali, conducono in questi spazi ormai sacralizzati dall’uomo che tra il Brenta ed il Piave ha nei secoli edificato chiese, chiesette, edicole sacre, oratori, santuari …
Ringrazio di nuovo e di cuore Sergio ed Anastasia che sono persone splendide, escursionisti tra i più attivi e preparati del territorio pedemontano e montano, persone belle che soffrono e lottano per le criticità ambientali presenti nel territorio, che amano e vivono quotidianamente passo per passo il Cammino che propongono. Sergio tra l’altro immortala in tele magnifiche, delle quale sono sinceramente innamorato, ciò che incontra nelle sue escursioni e Anastasia ha una conoscenza botanica profonda, concreta e preziosa che dona quotidianamente a tutti noi. Sono anche da anni volontari del Centro don Paolo Chiavacci a Crespano, punto di riferimento preziosissimo, centrale, per tutti noi. Finché sarà possibile, non farò mancare loro la mia vicinanza ed il mio aiuto.
Concludo affermando il Cammino Naturalistico Devozionale TRA FEDE E NATURA ci spinge avanti alla ricerca di ciò che non riusciamo più a trovare, a ottenere nella vita quotidiana che non ci lascia più la opportunità di meditare, per ritrovare se stessi, per uniformarsi ai ritmi della natura e del bello che ci circonda e per riscoprire la presenza di Dio, là dove, comunque, non ci si può sottrarre, tra i nostri splendidi campi e le nostre colline, alla esperienza dell’Assoluto. Lascio la Parola a Sergio Ballestrin ed Anastasia Sebellin. Accogliamoli con un grande applauso! BUONA CONTINUAZIONE A TUTTI! Diacono Diacono Bruno Martino
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