25/03/2023 – Cammino naturalistico devozionale “Tra Fede e natura” – Santuario della Madonna del Covolo

Le due foto dove sto parlando Sotto il Santuario, presso la sorgente dei “Tre Busi” dove apparve la Madonna ad una giovane pastorella sordomuta, sono di Sergio Ballestrin. Le altre sono da Internet. Oltre a recitare qualche preghiera insieme a questa bella compagnia, ho detto questa frase: “Il Creato ci è stato donato perché, anche solamente con la nostra intelligenza, come diceva San Paolo, potessimo scorgere, in ogni particolare della natura, i segni delle infinite perfezioni di Dio. Attenzione perché alcune volte noi guardiamo ma non vediamo… Possiamo salire, crescere come attenzione passando dal semplice guardare ad osservare, poi a meditare, poi a contemplare fino a contemplare ed ascoltare il Creato con gli occhi del cuore là dove dimora lo Spirito di Dio.”
SANTUARIO MADONNA DEL CÓVOLO
La costruzione del Santuario della Madonna del Covolo è legata a un’apparizione mariana di cui fu protagonista una giovane pastorella sordomuta nella metà del XII secolo, grazie alla quale riacquistò la parola. La prima edificazione risale probabilmente al XIV secolo, mentre l’attuale edificio religioso è realizzato su progetto di Antonio Canova, la cui madre era proprio di Crespano del Grappa, dove si trova il Santuario.
IL MIRACOLO
Il nome Cóvolo, ovvero grotta in dialetto veneto, è legato al fatto che l’apparizione sarebbe avvenuta proprio in un antro dove la pastorella, sola con le pecore, si era rifugiata a causa di un violento temporale. Attraverso un breve percorso che si inoltra nel bosco si raggiunge una sorgente, chiamata dei “Tre Busi”, ritenuta salutifera: la tradizione cristiana ha attribuito alla Madonna il miracolo dello sgorgare dell’acqua durante il cantiere per la costruzione del Santuario. Un altro fatto straordinario è avvenuto il Venerdì Santo del 1845, quando un enorme masso distrusse sacrestia e presbiterio lasciando intatta la statua della madonna, recuperata in fondo alla valle. L’opera è collocata sull’altare maggiore.
L’EDIFICIO RELIGIOSO
L’attuale edificio del Santuario fu eretto agli inizi del 1800 e i lavori furono diretti da Giovanni Battista Zardo, cugino del grande artista di Possagno. Canova sperimentò qui per la prima volta le linee del Pantheon, realizzando un edificio neoclassico con pianta circolare, pronao con timpano triangolare e colonne ioniche: una sorta di “prova generale” per il successivo Tempio di Possagno. Canova realizzò la rotonda senza demolire la precedente chiesetta, i cui resti sono ancora visibili dietro l’abside.
Informazioni
Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 6.30 alle 11.45 e dalle 14.30 alle 19.00.
Il Santuario è punto di partenza di numerosi sentieri che conducono a Valle o a Cima Grappa. Da segnalare il sentiero naturalistico didattico ad anello intitolato a Don Paolo Chiavacci. La stradina sterrata ripida ma suggestiva che conduce al santuario da Crespano, è affiancata da quindici capitelli corrispondenti alle stazioni della via Crucis. Due percorsi storici collegano il Santuario della Madonna del Covolo a Cima Grappa: la Mulattiera del Grappa (CAI 105) e la Direttissima (CAI 106), parallela alla prima, destinata ai camminatori esperti.

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