Ho iniziato a Giugno del 2021, insieme ad un Ente pubblico, l’accompagnamento, sui sentieri natura lungo il fiume Brenta, di un ragazzo anche con problemi di dipendenze da alcol e sostanze varie..
Ieri, ripeto, altro incontro sempre lungo il fiume. Lo ho visto ancora abbastanza malandato anche con crampi allo stomaco e abbattuto psicologicamente oltre che fisicamente. Qualche bicchiere di vino certamente lo ha bevuto…ma sostanze non dovrebbe averne ingerito. Si è molto affezionato a me, ed io a lui, ed è per questo che viene volentieri agli appuntamenti ma non sono io il chirurgoche devo operarlo, non vivo con lui per impedirgli di bere e non sono io che lo avvio verso tirocini che possano rentrodurlo nella comunità lavorativa e nella comunità. Sono appunto i tirocini da ripristinare e non è cosa facile da fare malgrado la grande vcinanza degli uffici pubblici competenti. Farò del tutto per contribuire a iavviarlo al lavoro sperando che nel frattempo i Sanitari che devono operarlo si facciano vivi, lo ricoverino in ospedale e facciamo tutto il necessario per ripristinare il lui quel po’ di salute che permetta a questo mio sfortunato fratello… di riprendere il proprio cammino con dignità eed energie fisica e psicologica nel sentiero della sua vita. Misericordia Signore. Aiuta quetso mio sfortunato amico. Ringrazio sempre e comunque il nostro Dio della Compassione anche per questa opportunità di prossimità fraterna, di servizio agli emarginati in Suo Nome e ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia, a partire da coloro che accompagno, con amore, determinazione e pazienza, in questa ed in altre situazioni di disagio estremo. Non sono per me un “caso sociale da risolvere” ma “persone da amare”. Diacono Bruno Martino